PsyFuture - Dip. Psicologia Milano-Bicocca

Obiettivi generali del progetto

OBIETTIVO GENERALE del progetto PsyFuture è realizzare un ECOSISTEMA DELLA RICERCA complessivo nel quale le risorse esistenti siano messe a sistema e integrate con nuove infrastrutture ancora da acquisire per potenziare la capacità del DiPsi di produrre conoscenza sui fattori psicologici rilevanti per l’adattamento agli scenari della vita del futuro. Lo scopo ultimo del progetto è quello di creare un contesto unico nel panorama della ricerca in psicologia, nel quale controllo sperimentale e validità ecologica non siano mutuamente esclusivi, ma coesistano in una gamma articolata e comprensiva di metodi e contesti di ricerca.

Con l’affiancamento ai laboratori esistenti di due nuove infrastrutture – BiHOME e BiConnect – al termine del progetto il DiPsi disporrà di un ECOSISTEMA DELLA RICERCA multifunzionale per lo studio del comportamento dell’individuo e dei suoi correlati neurali nei setting controllati del laboratorio, nei contesti reali (BiCApP) e simulati (MiBTec, BiHOME, BiConnect) della vita quotidiana, nei contesti ibridi che uniscono interazione reale e virtuale  (BiHOME) e nei contesti sociali virtuali multiutente (BiConnect).

Tre AZIONI SPECIFICHE sono previste per acquisire le nuove attrezzature e competenze necessarie per realizzare l’Ecosistema: 1)potenziare le infrastrutture laboratoriali esistenti; 2)creare un nuovo laboratorio (BiHOME) per studi a elevata validità ecologica ed elevato controllo sperimentale; 3)creare una nuova piattaforma informatica (BiConnect) per lo studio del comportamento sociale nel mondo digitale. Questi obiettivi saranno  coordinati con le iniziative di reclutamento (D4) e didattiche e di alta qualificazione (D7) in modo da accelerare lo sviluppo delle conoscenze e il loro trasferimento ai contesti della vita reale

POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE ESISTENTI

attraverso i) acquisizione di nuovi scenari di realtà virtuale per il MiBTec e nuove attrezzature per la registrazione dei correlati psicofisiologici del comportamento, delle funzioni cognitive e delle relazioni tra individui (es. hyperscanning EEG e fMRI, EEG portatili, impiegabili in contesti laboratoriali o di “real world neuroscience” [3] in ambienti virtuali o social); ii) sviluppo di un portale informatico per facilitare la fruibilità dei software per la ricerca già in dotazione al DiPsi e per consentire reperibilità, accessibilità, interoperabilità e riusabilità dei dati raccolti in linea con i criteri FAIR DATA Open Science e la gestione diretta delle APP sviluppate dal BiCApP.

CREAZIONE DEL LABORATORIO BiHOME (Bicocca House Of Multidimensional Ecological experience)

un contesto di ricerca innovativo, costituito da uno spazio multifunzionale che simuli concettualmente una ‘casa’ dove il comportamento e le relazioni sono studiate all’interno di ambienti realistici, dotati di forte senso di presenza, per tempi prolungati, a ottimale integrazione delle esistenti capacità di simulazione in VR realizzate dal MiBTec e degli studi sul campo realizzati dal BiCApP. BiHOME permetterà di ricreare molteplici ambienti di vita abituali, anche coesistenti, per studiare, ad es., i correlati psicologici legati all’adozione di stili di vita ecologicamente sostenibili o all’influenza delle tecnologie nelle interazioni familiari e lavorative, nei contesti formativi, nelle relazioni di cura e di telesalute. I contesti realistici di BiHOME permetteranno, ad es., di mettere a punto e valutare nuove modalità di lavoro da remoto che facilitino la conciliazione vita-lavoro, realizzare attività formative specialistiche esterne (es. operatori servizio sanitario nazionale) e interne (es. studenti delle Scuola di Specialità e delle LM in linea con le nuove richieste legislative di formazione esperienziale per le lauree abilitanti in psicologia [4]) per l’apprendimento di tecniche evidence-based per il supporto psicologico (es. coaching genitoriale, psicoterapia) in presenza e da remoto, o, ancora,  studiare la compliance/usabilità di prodotti ‘smart’ per la prototipizzazione a fini industriali, anche attraverso la creazione di Joint Lab con aziende sul territorio

CREAZIONE DELLA PIATTAFORMA BiConnect

fornirà al DiPsi un ambiente social virtuale altamente dettagliato per studiare l’interazione tra partecipanti dislocati in diversi laboratori dell’Ecosistema della Ricerca del DiPsi, in aule didattiche dell’Ateneo o al di fuori dell’Ateneo. Diversamente da quanto accade per le piattaforme commerciali (es. Meta), lo sperimentatore manterrà il massimo controllo dello strumento, disponendo altresì di una gestione sicura dei dati, in linea con la legislazione sulla privacy e i principi etici della  ricerca cui i protocolli del DiPsi aderiscono attraverso i Comitati Etici di Dipartimento e di Ateneo. BiConnect permetterà di dar vita a un metaverso controllato, all’interno del quale studiare la dinamica delle interazioni umane in rete, a ogni età e in svariati contesti (familiari, lavorativi, formativi e di cura), attraverso misure comportamentali e psicofisiologiche ottenute grazie alle infrastrutture dell’Ecosistema della Ricerca. Ad esempio, consentirà di studiare l’impatto delle interazioni sociali virtuali sulla qualità delle interazioni reali nella BiHOME, e come il benessere emotivo dell’individuo e le sue competenze relazionali  influenzino e siano influenzate dalle caratteristiche della relazione online (es. inclusiva, ostracizzante) o degli utenti virtuali (es. atteggiamento del gruppo, apparenza degli avatar, congruenza o divergenza rispetto alle opinioni del partecipante) proposte dall’algoritmo che gestisce il metaverso.

La connessione tra tutti i laboratori dell’Ecosistema permetterà di studiare i correlati neurali, psicofisiologici, cognitivi ed emotivi delle interazioni tra individui all’interno del mondo reale o nella transizione tra mondo reale e virtuale, anticipando previsioni sulle implicazioni psicologiche delle molteplici e sempre più frequenti forme d’interazione nei metaversi [5]

COERENZA CON IL PANORAMA DI RIFERIMENTO

L’Ecosistema, pensato per un uso trasversale da parte degli afferenti, consentirà d’incrementare la qualità della produzione scientifica del DiPsi nel suo insieme. In Italia e all’estero esistono già Dipartimenti e laboratori che dispongono di singole infrastrutture per lo studio di specifici ambiti del funzionamento psicologico all’interno di contesti più o meno ecologici, simulano le condizioni della vita reale attraverso tecnologie VR o AR (es. Univ. Cattolica, PoliMi, Univ. Barcellona, UCL) o utilizzano piattaforme social per lo studio di relazioni tra gruppi anche vasti di persone (es. Yale Univ.). Diversamente, PsyFuture consentirà di dar vita a una realtà unica nel panorama scientifico nazionale e rarissima in quello internazionale dove sarà possibile sviluppare ricerche multimetodo che utilizzano tutti i livelli di controllo/validità ecologica e uno span temporale variabile da pochi minuti a intere giornate, con enormi potenzialità di ricerca che accelereranno la produttività scientifica del DiPsi, accrescendone significativamente il vantaggio competitivo nella ricerca di base e applicata alla Società.

CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA

Il progetto consentirà al DiPsi di sviluppare un paradigma di ricerca estremamente innovativo nel panorama scientifico applicato all’indagine dei fattori psicologici che mediano la capacità degli individui di adattarsi ai cambiamenti legati agli scenari della vita del futuro. L’ECOSISTEMA DELLA RICERCA sviluppato permetterà di adottare un approccio multimetodo e multi-contesto che potrà divenire un nuovo standard della ricerca psicologica perché capace di superare la dicotomia tra controllo sperimentale e validità ecologica:  il ‘real-world or the lab-dilemma’ [6].

Le nuove infrastrutture BiHOME e BiConnect permetteranno di ridurre la distanza tra le esperienze individuali e relazionali reali e i contesti sperimentali altamente controllati in cui queste vengono tradizionalmente studiate dalla psicologia. La molteplicità degli strumenti e contesti di ricerca disponibili consentirà la verifica sperimentale e la validazione ecologica d’ipotesi scientifiche relative, ad es., ai correlati psicofisiologici delle esperienze relazionali reali e virtuali nei contesti di vita quotidiana [7,8]); dei rischi e potenzialità dei nuovi modelli di relazione nel mondo virtuale o ibrido [9]; dei fattori psicologici che mediano l’accettazione delle policy pubbliche (es. sostenibilità ambientale, sanità pubblica). Le nuove competenze acquisite consentiranno anche lo sviluppo di prodotti di ricerca a diversi stadi di maturità tecnologica per il mondo produttivo, stabilendo sinergie di ricerca inedite anche in relazione al tema delle tecnologie abilitanti del piano Industria 4.0 e alla loro diffusione (es. simulazione, Cybersecurity)

IMPATTO ATTESO

I trend emergenti della ricerca internazionale [10] riconoscono alla psicologia un ruolo sempre più critico nel dibattito sulle strategie per affrontare le complesse sfide del futuro, al centro di molte delle quali (es. diseguaglianze, cambiamento climatico, salute e benessere, compliance verso i vaccini, disinformazione in rete) vi è il comportamento umano e le sue modificazioni. Su questa linea si inserisce PsyFuture puntando a sviluppare strumenti per la promozione del benessere individuale e sociale. Il progetto DE2018 aveva anticipato temi cruciali per comprendere l’impatto dei cambiamenti e delle trasformazioni tecnologiche focalizzandosi sullo studio dei fattori umani nell’uso delle tecnologie. PsyFuture consentirà al DiPsi di ampliare questa prospettiva studiando i fattori che possono massimizzare l’accettabilità e la sostenibilità psicologica dei cambiamenti anche, ma non solo, legati al progresso tecnologico che più impattano sui modi e contesti della vita quotidiana e delle relazioni tra le persone, incidendo su accesso ai servizi (es. accettabilità di tecnologie di tele-health, riduzione del digital divide), inclusione (es. riduzione del gender gap e dello svantaggio di genere nei carichi di cura), qualità della vita lavorativa (es. lavoro agile e ibrido), compliance psicologica verso policy pubbliche (es. fenomeno della ‘eco-anxiety’).

Le ricerche condotte consentiranno, per es., di progettare linee guida per i nuovi ambienti di lavoro virtuali e ibridi a tutela del benessere e la sicurezza sul lavoro minimizzando i rischi psicosociali del lavoro agile (es. tecnostress, passivizzazione); valutare l’efficacia di strumenti digitali e di telesalute su diagnosi e interventi medici, neuropsicologici e di psicologia clinica attraverso studi di validazione e verifica della compliance del paziente; sperimentare l’usabilità ed efficacia di nuovi strumenti clinici digitali basati su relazioni multiutente negli ambienti di BiHOME e nello spazio virtuale di BiConnect e validarne l’efficacia sul campo attraverso i device wearable e mobile gestiti dal BiCApP; sperimentare l’efficacia di nuove forme interattive di apprendimento e nuovi processi formativi attraverso livelli variabili di simulazione a scopo didattico (es. tirocini, lauree abilitanti) e di terza missione (es. health & safety training in contesti ad alto rischio, capacity building su temi psicologici nella Pubblica Amministrazione e nel terzo settore).

Oltre all’impatto sulla comunità scientifica internazionale attraverso un prevedibile aumento della produzione scientifica, si prevede anche un impatto di PsyFuture su stakeholder e policy-maker, massimizzato dalla sinergia con l’accordo strategico ‘Distretto Bicocca’ (www.distrettobicocca.it) che unisce Ateneo, Istituzioni e aziende per creare un polo che leghi politiche, formazione, ricerca e mercato.

FATTIBILITÀ

PsyFuture è un progetto ambizioso, che possiede però tutti gli elementi necessari alla sua riuscita. Pur presentando forti elementi d’innovazione, PsyFuture si àncora a competenze e risorse già presenti nel DiPsi, che permetteranno di sfruttare immediatamente le potenzialità offerte dal nuovo Ecosistema della Ricerca. Esso giungerà a piena operatività al termine del quinquennio, ma avrà un impatto forte già a partire dal primo triennio. Infatti, in attesa della finalizzazione delle nuove infrastrutture saranno implementate strategie per l’upgrading dei laboratori e delle risorse esistenti che consentiranno il pilot testing e l’integrazione dei nuovi setting di ricerca e l’avvio precoce delle nuove linee di ricerca.

La gestione e il monitoraggio di PsyFuture ricalcheranno il modello di governance già usato con successo per il precedente DE2018.

Il reclutamento previsto  avrà carattere interdisciplinare e includerà figure altamente qualificate assunte a tempo indeterminato a garanzia della fattibilità scientifica e realizzativa delle iniziative, oltre che della loro sostenibilità a lungo termine. Altri meccanismi virtuosi (es. scambio di ricercatori con centri di riferimento internazionali, D7) favoriranno nel quinquennio la crescita dell’attrattività del DiPsi e la sostenibilità successiva del progetto .

PsyFuture si integra pienamente con il piano di sviluppo strategico dell’Ateneo centrato su internazionalizzazione, valorizzazione della ricerca e della didattica multidisciplinare e promozione del benessere e con il framework ‘Distretto Bicocca’; la sua realizzazione godrà del pieno appoggio dell’Ateneo attraverso un cofinanziamento significativo .

Un’attenta programmazione e scansione delle attività  insieme a un budget previsionale dettagliato per le diverse tipologie di azioni, consentirà il costante monitoraggio dello stato di avanzamento  e la modifica di azioni che si rivelassero inefficaci